Quando parliamo di banda ultra larga e connessione FTTH, esiste una differenziazione ben precisa tra aree bianche, nere e grigie. Ma di cosa si tratta esattamente?
Questa suddivisione è stata voluta dalla Commissione Europea nel 2013, con la finalità di distinguere in maniera precisa le zone in cui fossero necessari interventi in relazione agli obiettivi di digitalizzazione a lungo termine.
La classificazione è stata redatta in riferimento al livello di investimenti privati di reti a banda ultra larga nei diversi Comuni e, in alcuni casi specifici, all’interno di diverse zone nella stessa area urbana. La mappatura del cablaggio, infatti, procede per numeri civici e non è mai omogenea.
Infratel procede ad aggiornare questa classificazione: la società controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha l’obiettivo di finalizzare lo sviluppo delle reti per l’accesso a internet e di aggiornare periodicamente la mappatura.
Cosa si intende per aree bianche, nere e grigie
– Le aree nere, ad alta densità popolare, si caratterizzano per presenza di infrastrutture e un mercato concorrenziale con almeno due diversi fornitori di servizi di rete a banda ultra larga.
– Le aree grigie sono quelle in cui è presente un solo operatore di rete: difficilmente altri decidono di investire o realizzare una seconda rete entro i tre anni successivi alla mappatura.
– Le aree bianche non hanno un’infrastruttura per la banda ultra larga e nessun operatore ha mostrato interesse a investire e necessitano di un intervento economico da parte dello Stato.
Da questa differenziazione, si evince come sia fondamentale investire nelle Aree Bianche e Grigie per la realizzazione di infrastrutture e la commercializzazione dei servizi di connettività ultraveloce con l’obiettivo di ridurre il digital divide.
Unifiber, nata dalla collaborazione tra Unidata e CEBF, è un’azienda concentra sulla realizzazione di reti in fibra ottica di accesso passive (primaria e secondaria) di tipo FTTH (Fiber To The Home, al 100% in fibra) nelle aree grigie della regione Lazio, e sulla vendita dell’accesso e dell’utilizzo delle reti in modalità wholesale-only, ovvero soltanto ad altri operatori.
Obiettivo del progetto è quello di coprire oltre 193.000 unità residenziali ed oltre 8.000 unità industriali/aziende nelle aree grigie del Lazio.