Dopo l’edizione 2020 interamente digitale, Maker Faire Rome è tornata in presenza negli spazi del Gazometro Ostiense, simbolo della rivoluzione industriale del Novecento. La nona edizione della fiera dell’innovazione si è conclusa con il raggiungimento della cifra di 21mila biglietti venduti.
Il ritorno in presenza di una fiera di tale calibro, che offre grande visibilità a livello nazionale ed internazionale, è stata una sfida importante, che la città è riuscita a superare brillantemente con più di 240 spazi espositivi, tra stand e aree allestite, con prototipi e progetti altamente innovativi.
Progetti all’insegna del futuro
L’innovazione resta la protagonista assoluta anche della nona edizione della kermesse che è ormai una piattaforma internazionale consolidata dedicata all’Open Innovation, capace di valorizzare una experience di qualità e di abilitare processi di trasferimento di competenze: Unidata, anche quest’anno, ha partecipato come Gold Partner e Sponsor Tecnico, offrendo innovazione in campo connettività ultraveloce B2C, mostrando con un evento gaming in tempo reale, in collaborazione con gli e-sports, come la fibra FTTH fosse ultra performante e stabile.
Favorire il progresso attraverso la condivisione di idee creando un ecosistema virtuoso tra makers, imprese, istituzioni, scuole, università e centri di ricerca è la mission. Agli stand sono stati presentati vari argomenti innovativi in ambito tech, intelligenza artificiale, IOT ed economia circolare, e, come ha dichiarato il presidente della camera di commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.