Con il ritorno in Zona Rossa e la chiusura repentina di tutte le fasce scolastiche in molte regioni italiane, ritorna la Dad obbligatoria: ma come connettersi, cosa usare e come farla al meglio?
La didattica a distanza rappresenta ancora un serio problema, che ha fatto emergere un forte digital divide su connettività e hardware che interessa molte aree del Paese. Il Digital divide non è solo tecnico, con gradi città che hanno a disposizione una connettività in FTTH e zone dove il segnale non arriva, ma anche un divario tra chi sa muoversi nell’informatica e chi no.
La connessione in FTTH
Visto l’ampio ricorso allo streaming, la Dad richiede molta ampiezza di banda e spesso i genitori devono fare dei compromessi. Soprattutto se non si ha a disposizione una connessione con fibra ottica si rischia che la qualità video sia scadente e se gli scolari in casa sono poi da due in su anche la fibra può stentare.
La nostra rete FTTH è nata per offrire ai cittadini maggiore accessibilità ai servizi: una rete stabile e veloce, in FTTH fino a 1 Gigabit al secondo – che parte dalla centrale per arrivare direttamente nelle abitazioni – e in questo ultimo anno più che mai, è fondamentale per garantire didattica a distanza, smart working, videochiamate e svago sempre al massimo della stabilità. Con l’FTTH si evita, infatti, che la presenza di più device collegati a ogni ora e contemporaneamente crei problemi di connessione per via dell’aumento del traffico in casa.
Per aiutare i ragazzi durante le lezioni online, se non si ha disposizione una buona reta fissa, si possono evitare le videochiamate personali durante le ore di lezioni oppure farle utilizzando soltanto l’audio senza video, che è molto più esigente a livello di dati. Inoltre, per migliore la connessione, si può evitare di utilizzare la connessione Wi-Fi di casa e connettere il computer direttamente con cavo di rete oppure andare nelle impostazioni del router e modificare la priorità di banda dandone la porzione maggiore al dispositivo per la Dad.