Un grave problema che ancora oggi, nel 2021, in paesi “sviluppati” e moderni, risulta difficile risolvere è quello del Digital Divide.
Cosa si intende con Digital divide? E’ la differenza che c’è tra aree del paese dove determinate fasce di popolazione non hanno accesso alle nuove tecnologie, nella maggior parte dei casi si parla di internet. Le categorie più colpite da questa divisione sociale sono: gli anziani, gli immigrati, i detenuti e chi ha un basso livello di istruzione. L’argomento è stato sottolineato come di importanza fondamentale, tanto che nel 2012 l’accesso ad internet è diventato uno dei diritti fondamentali dell’uomo, decisione importante presa durante il consiglio dei diritti umani dell’ONU.
La situazione in Italia
L’Italia riesce a posizionarsi al terzo’ultimo posto su 28 stati che fanno parte dell’UE, come descritto nell’ultimo documento dell’ISTAT del 2020 una famiglia su tre in Italia non ha accesso alla banda larga/ad internet. Nel piano nazionale di ripresa e resilienza che guida il paese verso la transizione digitale, il 27% delle risorse sarà destinato alla riduzione di questo gap.
L’obiettivo di Unidata, in collaborazione con Unifiber, è quello di coprire le cosiddette “aree grigie”, accordo preso con la regione Lazio che prevede un investimento di 40 milioni di euro.