Dal primo marzo 2021, per volere della Commissione UE, i grandi elettrodomestici avranno nuove etichette energetiche che agevoleranno i consumatori nella comprensione dei diversi livelli di efficienza. Si tratta di lavastoviglie, lavatrici, lavasciuga, frigoriferi e cantinette, lampade, schermi elettronici fra cui le TV. Saranno escluse asciugatrici e forni. Il motivo di questo cambio si deve al fatto che le attuali etichette sono inadeguate ad indicare i livelli di efficienza energetica raggiunti.
Una nuova scala di valutazione
La differenza tra le nuove e le vecchie etichette è che le prime adottano una scala di valutazione dell’efficienza energetica che va da A (massima efficienza) a G (bassa efficienza). Quelle vecchie invece si affidano a una scala che va da A+++ a D, ma attualmente la maggior parte dei prodotti si concentrano nelle classi migliori rendendo sempre più complicato comprendere le differenze. Anche perché un modello di frigorifero di classe A consuma mediamente tra i 275 e i 343 kWh all’anno, mentre un modello A+++ meno di 138 kWh all’anno. Enea in tal senso stima rispettivamente costi energetici annuali di 50/60 euro e meno di 25 euro – considerando il prezzo di 1 kWh a 0,18 euro.
I prodotti testati secondo la nuova normativa dovranno esporre entro 15 giorni le nuove etichette. Gli altri invece potranno mantenere le vecchie, ma saranno commerciabili esclusivamente fino a 30 novembre 2021. Infine, a partire dal primo marzo 2024 non potranno essere più venduti apparecchi in classe G e alcuni in classe F poiché cambierà l’indice di efficienza energetica minimo – e di conseguenza e in proporzione quello massimo. Un’altra novità è l’introduzione di un codice QR che permetterà tramite la fotocamera dello smartphone di accedere a una banca dati gestita dall’UE. In questa si potranno trovare le schede tecniche complete di tutti gli apparecchi.
La lettura delle nuove etichette
Le nuove etichette condivideranno l’impostazione grafica e il nuovo modello di scala di valutazione, ma a seconda della categoria di prodotto cambieranno le informazioni. Inoltre bisogna considerare che un’ipotetica classe A di un frigorifero corrisponderà a una fascia di consumi diversa rispetto a quella di una lavastoviglie, sempre in classe A. Ad esempio, le nuove etichette delle lavastoviglie mostrano il consumo energetico del programma ECO (ecologico, a minor consumo) in kilowatt/ora per 100 cicli di lavaggio, la capienza coperti, il consumo di litri d’acqua per ciclo, la durata del programma ECO e le emissioni sonore in decibel.
Fonte corriere.it